Sommario
I moderni e tecnologicamente avanzati software per casinò online spesso incorrono nei cosiddetti bug che portano a grandi vincite. Diverse sono stati negli anni questi inconvenienti e che hanno in pratica imbrogliato i gestori dei siti ma non quelli delle strutture fisiche. Da semplici problemi tecnici del software del casinò, alla sostituzione dei chip del computer delle slot machine fino all'utilizzo di monete false, alcune società hanno dovuto pagare cifre esorbitanti ad utenti ignari o ad altri che hanno provocato il suddetto bug. A seguire ne citiamo alcuni per comprendere meglio come ciò possa essere accaduto.
I software per casinò online e la loro vulnerabilità
Al giorno d'oggi, la maggior parte del gioco d'azzardo si svolge online. Ciò significa che ogni qual volta non si ha a che fare con vere e proprie slot machine fisiche tipiche dei casino tradizionali, ma piuttosto con video slot online che utilizzano software di generazione di numeri casuali per produrre risultati, c’è sempre la possibilità che si possa creare in modo diretto o indiretto un bug nel sistema. Tutte le slot online sono sviluppate da quelli che vengono chiamati fornitori di software. Queste sono società che forniscono ai casinò online giochi cosiddetti equi e tra le più rinomate del settore ci sono la IGT, la Real Time Gaming, Playtech e Microgaming. Da ciò si evince che ogni volta che si gioca su una slot machine preferita, non si sta realmente sperimentandone una sviluppata dal casinò, ma che è semplicemente ospitata sul sito web del gestore di turno. I software sono sviluppati da società specializzate nella progettazione e programmazione di slot online, ma non per questo sono esenti dal rischio di incorrere in bug che possono poi comportare grandi vincite.
I bug nei codici sorgente delle slot online
Il primo bug di cui parleremo in questo articolo ha tutto a che fare con la programmazione del software per casinò online. Gli ingegneri che progettano le slot online si preoccupano innanzitutto di consentire ai gestori del sito di monitorare e verificare i risultati che producono. Tuttavia, cosa succederebbe se un utente esperto in informatica utilizzasse un codice sorgente a Suo vantaggio? Ronald Dale Harris è un esempio da manuale di un ragazzo che ha fatto proprio questo. Negli anni '90 infatti, ha utilizzato i codici sorgente delle slot per farsi pagare ingenti somme di denaro dai gestori di un casinò online. Il caso non è tuttavia rimasto unico; infatti, c’è anche chi è riuscito a vincere un jackpot gigantesco, modificando proprio il codice sorgente del software su cui la piattaforma si snodava. I casinò a volte fanno però vincere lo streamer modificando di proposito il codice sorgente del gioco, il che fa pensare al pubblico che lo streamer sia davvero fortunato o che sia stato abile a creare un bug e a vincere un jackpot. In realtà è esattamente il contrario; infatti, lo streamer gioca semplicemente a favore del gestore con soldi preso in prestito dal loro casinò il cui obiettivo è solo quello di promuovere il portale casinò, e far sembrare facile vincere. Da ciò si evince che quando si deve giocare alle slot online è sempre preferibile farlo su siti affidabili e con regolare licenza. La maggior parte di essi preferisce sol fornitori di software di alto livello come NetEnt, Microgaming e Bally Entertainment che hanno messo a punto la loro sicurezza e quindi è praticamente impossibile penetrare nei codici sorgente dei giochi da loro sviluppati.
La truffa sulle slot machine con la sostituzione dei chip del computer
Un ragazzo di nome Dennis Nikrasch riuscì a derubare i casinò di Las Vegas per oltre 15 milioni di dollari alla fine degli anni '90 sostituendo i chip dei computer delle slot machine. Per fare ciò ha usato le sue abilità di fabbro per aprire letteralmente intere slot machine e rubare tutte le monete in esse contenute senza essere scoperto. Le cose andarono bene per un po' finché non fu arrestato e imprigionato di nuovo. Quando uscì per la seconda volta, il mondo si era digitalizzato, ma lui ha acquistato due slot machine per esaminarle, smontarle e analizzarle al fine di scoprire come controllare i dispositivi. Dopo mesi di ricerca, Nikrasch ha individuato nei microchip presenti nelle slot machine i responsabili della distribuzione dei jackpot. A seguito di ciò, ha proceduto a creare un bug ossia a replicarli a crittografarli con la codifica adeguata per garantirgli la vincita. La sua attività andò a gonfie vele per un bel po’ di tempo finché non fu scoperto e arrestato dall'FBI con l’imputazione di truffa.