Gli stadi di proprietà avvantaggiano davvero le squadre?

Gli stadi di proprietà sono la forma in più rapida crescita di immobili sportivi. Ecco perché
stadi di proprietà

Con lo stadio ‘Giuseppe Meazza’ che sembra avere gli anni contati, c’è un gran dibattito sul fatto se gli stadi di proprietà avvantaggino così tanto le squadre. Certo, all’estero ci sono tantissimi esempi di strutture gestite da privati che fanno un gran bel lavoro.

Ma, come spesso succede nelle cose, è importante andare fino in fondo alla questione poiché non sempre è tutto oro ciò che luccica. Nel senso che qualsiasi cosa si faccia, non ha solo aspetti positivi o negativi.

Andiamo a vedere.

Perché le avvantaggiano

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Che lo stadio possa essere un buon investimento per le società, sotto alcuni aspetti lo è pure. Ad esempio, anche dopo le grandi competizioni si può, comunque, ottenere qualcosa in termini di notorietà e perfino economici. Basterebbe, da un certo punto di vista, farsi pagare per far sì che la Nazionale, o chi per essa, possa usare quell’impianto.

Inoltre, avere lo stadio di proprietà significa anche scavalcare tutta la burocrazia che c’è per ogni cosa che si vuole fare. Dalla manodopera del manto erboso al rifacimento di parti dell’impianto, sediolini compresi. E, inoltre, c’è da dire che, poi, la gestione dell’impianto non vedrà la necessità di spendere neppure un euro di soldi pubblici.

Per essere chiari: chi non è appassionato di calcio non avrà il ‘dispiacere’ di vedere spesi i soldi delle proprie tasse per mantenere uno stadio in cui non ci metterà mai piede.

Perché non le avvantaggiano

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Perché, in realtà, lo stadio potrebbe essere un boomerang per le aziende? In primis perché, soprattutto in questo periodo dove la crisi economica morde un po’ tutti, ci sarebbe il rischio di non riuscire a rientrare nelle spese per quanto concerne la manutenzione dello stadio.

Soprattutto quando non si gioca, l’impianto ha un costo notevole. E, siccome se dovesse essere gestito da privati, questi ultimi hanno tutto l’interesse a tenerlo attivo e funzionante, rischiano di non rientrare dei costi.

Se, poi, inoltre, la società dovesse fallire? A chi andrebbe l’impianto? Tutti interrogativi che devono essere fatti prima di costruire o acquistare uno stadio. Poi, infine, c’è da dire che se lo stadio è di proprietà privata, sarà la stessa proprietà privata a non avere limiti su prezzi e modalità di utilizzo.

Con il rischio, quindi, che a vedere lo spettacolo del calcio possano essere solo i più ricchi.

Cosa fare nel futuro?

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Il futuro è una incognita anche perché sono gli stessi comuni ed enti sovracomunali a frenare un po’ questa tendenza, anche se pure in Italia ci sono esempi di stadi di proprietà tenuti in maniera ottimale. Certo, il calcio ha bisogno di svecchiarsi dalle tradizioni e riuscire a prendere un pubblico diverso, più giovanile, che smanetta con i social o sul web in generale, facendo tutta una serie di attività totalmente diverse come lo slot da Bar Fruits n Sevens.

Sicuramente, una proprietà giovane avrà tutto l’interesse ad avere come pubblico persone di tutte le fasce d’età, a differenza del pubblico che, spesso, lascia gli impianti al proprio destino.

Ci vorrebbe un ticket pubblico/privato che, molte volte, in Italia si fatica ad avere.