Il calcio, si sa, è un mondo che affascina ed appassiona milioni di persone nel mondo. Intere generazioni hanno visto correre e hanno corso dietro un pallone per il puro piacere di farlo. Se da una parte il calcio è tifo e passione, dall’altra è ricavo e fatturato. Nel 2019 il mondo del pallone fruttò, a livello fiscale e contributivo, quasi 1,5 miliardi di euro, dato che equivale a circa il 70% del contributo dell’intero panorama sportivo italiano.
Sebbene la pandemia da Covid-19 stia influenzando ancora l’economia del calcio, il benessere di questo sport sembra essere lentamente in risalita. La stagione 2020/2021, per quanto riguarda il mercato europeo, è stata condizionata in modo significativo dalla pandemia, soprattutto per la quasi totale assenza dei tifosi agli stadi, sia per i decreti legge che per prevenzione personale. Tuttavia, pur tenendo conto di questi fattori, è stata registrata una crescita del 10% delle entrate, pari ad un totale di 27,6 miliardi di euro, anche grazie allo svolgimento, con un anno di ritardo, di Euro 2020, l’europeo vinto dalla nazionale italiana allenata da Roberto Mancini, che attende il prossimo appuntamento internazionale con fiducia. L’aumento, tuttavia, non è stato trainato soltanto dall’evento sportivo ma anche dai ricavi derivanti dai diritti tv (+48%). Molti club hanno infatti riconosciuto un importo significativo di entrate rispetto alla stagione 2019/2020.
Nella stagione 2020/2021, i massimi campionati di Inghilterra, Spagna, Italia, Germania e Francia hanno registrato un fatturato pari a 15,6 miliardi di euro, in crescita del 3% rispetto al 2019/2020 ma in calo rispetto ai 17 miliardi di euro registrati nella stagione 2018/2019. Ad esclusione della Premier League, gli altri campionati hanno quasi raddoppiato le perdite durante l’anno: da 461 milioni di euro a 901 milioni di euro. Il campionato inglese si è confermato ancora una volta medaglia d’oro per i ricavi con ben 5,4 miliardi di euro. Molto più indietro si trovano tutti gli altri campionati: la Bundesliga precede di poco la Liga con i 3,05 contro i 2,94 miliardi di euro spagnoli. Fanalini di coda sono la Serie A con 2,52 miliardi di euro e la Ligue 1 con i suoi 1,6 miliardi. Da sottolineare sono soprattutto le note negative che riguardano i costi salariali e le perdite operative. Questi sono aumentati di 2,1 miliardi di euro, causando un’insostenibilità nel rapporto salari/ricavi. La Serie A è seconda in questa classifica, alle spalle solo della Ligue 1.
Un ruolo importante per il fatturato del mondo del pallone lo giocano anche gli sponsor. Tenendo conto dei cinque maggiori campionati europei, in cima si trova il Real Madrid che riceve 120 milioni da Adidas. Seguono Barcellona, entrambe le squadre di Manchester, il Paris Saint-Germain, Arsenal, Chelsea, Bayern Monaco, Liverpool e Tottenham. Unica italiana presente in questa particolare classifica è la Juventus: i bianconeri incassano ben 51 milioni a stagione dal marchio Adidas. Molte delle squadre sopraccitate sono le stesse che, nei vari campionati di appartenenza, ricoprono le prime posizioni delle classifiche. Il Real Madrid, ad esempio, guardando le scommesse sul calcio, è anche quest'anno in lizza per la vittoria della Liga, così come il Paris Saint-Germain, largamente favorito per la corsa al titolo della Ligue 1.