Dogecoin: analisi della Memecoin più popolare di sempre

Scopri l'analisi dettagliata di Dogecoin, la celebre Memecoin più popolare di sempre. Comprendi il suo funzionamento, la sua storia e le prospettive future.
Dogecoin (DOGE)

Sebbene il mercato delle criptomonete abbia registrato un enorme calo e il collasso definitivo di numerosi progetti, Dogecoin sembra tenere il colpo al pari delle più blasonate criptovalute.


Complice una foundation con personaggi influenti e una comunità affiatata, la memecoin più famosa di tutte resiste ai colpi del più nefasto bear market della storia delle criptovalute.

L’andamento di mercato di Dogecoin

L’andamento di mercato di Dogecoin oggi segue il trend negativo dell’intero mercato delle criptovalute. Tuttavia, il supporto della sua comunità non è mai venuto meno.

 

Se si guarda il prezzo dogecoin, la criptovaluta oggi oscilla attorno ai $0.08, circa il 90% in meno rispetto al massimo storico raggiunto nel 2021 ($0,68).

 

Queste percentuali sono simili pressochè per tutte le criptovalute, ad eccezione di Bitcoin che si trova a circa il 75% in meno dal suo all-time high.


È importante notare che il mercato delle criptovalute è da sempre volatile e imprevedibile. Quindi il valore di Dogecoin soffre delle circostanze esterne che stanno affossando il mercato, come le politiche monetarie restrittive e recentemente il fallimento di FTX. Inoltre, poiché Dogecoin è influenzata fortemente dal comportamento dei suoi supporter più in vista come Elon Musk, il suo valore potrebbe cambiare molto più rapidamente rispetto ad altre criptovalute.

Chi c’è dietro DogeCoin?

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Dogecoin è gestito da una fondazione indipendente chiamata DogeCoin Foundation

 

Questa organizzazione senza scopo di lucro è composta da sviluppatori volontari e membri della comunità che si dedicano a promuoverne l'uso e lo sviluppo tecnologico. La fondazione vanta nomi illustri, come Elon Musk (CEO di Tesla, Space-X e Twitter) o Vitalik Buterin (fondatore di Ethereum).

 

La fondazione si assicura che tutte le implementazioni tecniche vengano implementate in modo efficiente e sicuro. Inoltre, si occupa anche di stringere partnership con sviluppatori di terze parti per creare nuove applicazioni da utilizzare sulla rete Dogecoin e per promuovere la diffusione di doge come metodo di pagamento. 

 

Ad oggi, Dogecoin viene accettata come metodo di pagamento presso diverse aziende. Ad esempio:

 

  • Tesla
  • Gamestop
  • Nordstrom
  • Petco Health and Wellness
  • Bed Bath and Beyond
  • Nordstrom
 

La maggior parte di queste aziende ha i suoi punti vendita all’estero o online.

Com’è nata dogecoin e come funziona

Dogecoin è una delle più popolari criptovaluta sul mercato. La criptovaluta è stata lanciata nel 2013 da Jackson Palmer, con la premessa di creare un sistema di pagamento alternativo a Bitcoin e senza alcuno scopo significativo, se non quello di offrire divertimento ai suoi utenti.

 

Dogecoin viene rappresentata da una moneta con incisa un popolarissimo meme di Internet; il cane giapponese Shiba Inu sotto forma di mascotte che è diventata rapidamente popolare tra gli utenti di Internet. Il successo di Dogecoin è stato da allora travolgente e al di sopra delle aspettative del fondatore stesso.

 

La blockchain di Dogecoin si basa su Litecoin, il che significa che utilizza lo stesso algoritmo di consenso. Tuttavia, Doge ha meno restrizioni sulla dimensione del blocco. In quanto tale, può elaborare transazioni molto più velocemente di Bitcoin o Ethereum e a costi inferiori.

 

Inoltre, la blockchain di Dogecoin è decentralizzata e garantisce scambi rapidi, senza la necessità di intermediari o autorità centrali. 

 

La rete opera all'interno di un sistema peer-to-peer in cui tutti i nodi hanno accesso per visualizzare e convalidare ogni transazione che avviene. Ogni volta che qualcuno invia o riceve dogecoin, questi vengono aggiunti alla catena di blocchi rappresentata dalla blockchain a garanzia di una transazione completata.

 

Infine, Dogecoin si basa su un protocollo crittografico che richiede agli utenti di dimostrare la proprietà delle proprie monete digitali prima di poterle spendere.